Nella scelta della destinazione per una vacanza invernale, la Svizzera è sicuramente considerata una meta perfetta, anche per i camperisti perché è possibile vivere esperienze eccezionali in località più o meno note: noi abbiamo sperimentato una breve vacanza nel comprensorio chiamato “Skiarena” che collega tre località: Andermatt, Sedrun e Disentis, una vasta area dedicata allo sci che comprende circa 180 km di piste e va da Andermatt, che si trova a 1450 m fino ai 2900 m del Gemmstock e poi giù, attraverso l’Oberalpass verso Sedrun e, se non bastasse, fino a Disentis.
D’estate, passando per il Passo del San Gottardo e poi Andermatt oppure attraverso il Passo del Lucomagno e poi da Disentis e Sedrun, ci si può fermare in cima al valico e, oltre alle escursioni più o meno semplici, si può notare la presenza caratteristica di un faro (sì, proprio un faro, di quelli che normalmente segnano la costa) donato dalla città di Rotterdam e posizionato al confine tra i Cantoni Grigioni e Uri.
Ma come mai? Beh, qui appena superato lo spartiacque, nel lago di Toma nasce il fiume Reno che, dopo aver percorso circa 1300 km e attraversato Svizzera, Germania e Olanda, sfocia a Rotterdam nel Mare del Nord: ecco svelato il legame tra questa regione sperduta e la grande città olandese.
Questa volta abbiamo potuto raggiungere il faro con gli sci ai piedi, infatti siamo partiti da Sedrun e dopo aver superato diversi dislivelli, abbiamo raggiunto il passo e proseguito verso Andermatt, che tra l’altro possiede un’area di sosta camper situata nel villaggio, come d’altronde Sedrun dove è consentita la sosta vicino agli impianti.
Non ci siamo fatti mancare un giretto per il centro storico di Andermatt, con le stradine lastricate di sasso e gli stretti vicoli dove la neve arriva a lambire le finestre: è praticamente intatto ma recentemente sono stati costruiti nuovi moderni alberghi e residence; nato come luogo di soggiorno e cura, oggi è un luogo di villeggiatura d’elite, dedicato agli amanti dello sport alpino, ai freerider ma anche alle famiglie con i bambini.
Sedrun, invece, si trova a 1450 metri di altitudine, oltre l’Oberlpass, ed è un paesino abitato da un migliaio di persone che si esprimono in lingua romancia ma è un villaggio molto caro agli svizzeri perché qui ci sono le sorgenti del Reno poste a 2300 metri proprio sul fianco del passo Oberalp. Ultimamente ha avuto un deciso sviluppo verso il turismo ma gli abitanti restano fedeli alle loro tradizioni perciò tutto ha un sapore di antico e nuovo allo stesso tempo e, probabilmente, è proprio quello che cercano i villeggianti.
Appena dopo Sedrun, abbiamo raggiunto Disentis, altra località che fa parte della “Skiarena” e che da quest’anno è collegata alle altre due con una nuovissima cabina che consente di non togliere mai gli sci.
Disentis è noto soprattutto perché qui si trova una delle più grandi abbazie della Svizzera, iniziata già nell’VIII secolo con un gruppo di celle conventuali e ora trasformata in un grande centro religioso che, tra l’altro, comprende opere barocche di pregio. Non solo, come Andermatt, anche Disentis è stata, almeno fino al 1970, una nota località di cura, grazie alla presenza di una fonte di “radon”, minerale impiegato per la cura delle malattie reumatiche e respiratorie. Molti villeggianti provenienti da tutta Europa accorrevano a Disentis e soggiornavano nel Disentiserhof: purtroppo ora rimangono solo vecchie foto di quel periodo di splendore anche perchè il Disentiserhof non c’è più e invece si è deciso di dare maggior impulso al turismo invernale legato alle attività nella neve, dedicato specialmente alle famiglie. Qui si trovano infatti diversi sentieri di sci escursionismo, percorsi dedicati alle ciaspole e percorsi per lo sci di fondo.
Insomma ecco il modo per valorizzare tre piccole località turistiche che, unendo le loro forze, in qualche anno hanno potuto realizzare un paradiso per lo sport invernale unendo tradizione e modernità.
Qui i villeggianti possono godersi la calma in mezzo alle montagne o scivolare lungo piste preparate alla perfezione, godere di panorami spettacolari e, volendo, al termine di una giornata di sci decidere se dedicarsi alla cultura, ad esempio visitando la centrale idroelettrica o il cantiere del tunnel del San Gottardo o al relax in uno dei centri wellness realizzati in ciascuna delle località