Da Bellinzona prendendo l’autostrada N2 in direzione Nord si raggiunge in breve Airolo e da qui il Passo del San Gottardo. L’autostrada e la strada cantonale, nonché la linea ferroviaria seguono un percorso parallelo che, nel primo tratto viene chiamato localmente “riviera” perché qui il fiume Ticino scorre in una valle ampia e fertile con deliziose cascate e bei paesi. Tra questi incontriamo Biasca, all’imbocco della Valle di Blenio da cui si passa poi per il passo del Lucomagno (vedere articolo di Caravan & Camper Granturismo N. 461 di gennaio 2015) e si scorgono le tracce del Cantiene Alptransit: si tratta della costruzione della linea ferroviaria di alta velocità che collegherà il cuore della Svizzera, da Erstfeld, attraverso Sedrun, Bellinzona e Lugano con l’Italia. La particolarità è che il tracciato ha un andamento praticamente pianeggiante e la galleria e l’intero percorso ferroviario saranno ad un’altitudine media di 300 m sul livello del mare anche se si troveranno sotto il Massiccio del San Gottardo che, invece, raggiunge i 3200 metri.
Superiamo velocemente il cantiere e il villaggio di Giornico, situato tra le rive del fiume Ticino: qui sostiamo per visitare la chiesa romanica di San Nicola e la bella chiesa, pure romanica, di Santa Maria del Castello attorniata da splendidi vigneti. Rimaniamo in autostrada e comunque ci accorgiamo che il paesaggio diventa sempre più nordico: ormai lasciamo alle spalle la primavera per ritornare in un lungo inverno, arrivando così ad Airolo dove ancora la natura tarda a risvegliarsi.
Airolo è una ridente località turistica invernale ed estiva, è un vero crocevia visto che qui si trova il portale Sud della Galleria del San Gottardo, si autostradale che ferroviario. La galleria più antica è quella ferroviaria che risale alla fine dell’ottocento, mentre quella autostradale è stato aperta nel 1980 e solo da poco ha perso il primato di galleria più lunga del mondo, comunque ben 17 km. Apprendiamo che la strada del Passo del San Gottardo è aperta (l’apertura di solito va da giugno a settembre, fino alle prime nevicate), ma è la strada più recente: la famosa “Tremola” la strada stretta e tortuosa, lastricata, percorsa dalle diligenze è ancora innevata: per la sua percorrenza bisogna attendere ancora qualche settimana. Con il nostro camper iniziamo dunque la salita verso il Passo, la strada è ben segnalata e si costeggia la Grande Caserma dell’Esercito elvetico e la relativa piazza d’armi.
Qualche veloce tornante e lo spettacolo verso la valle è indimenticabile, ma incontriamo anche le ultime lingue di neve e pian piano ci accorgiamo che la strada è stata letteralmente tagliata in due dai mezzi meccanici: una serie di fresatrici meccaniche ha tagliato enormi muri di neve attraverso i quali saliamo al Passo. Siamo sorpresi ed emozionati. Raggiungiamo il Passo che si trova a 2100 metri di quota e qui notiamo che diversi altri camper sono in sosta. Diversi laghetti glaciali sono ora al momento del disgelo e le rocce riaffiorano qua e là, una vera meraviglia per i nostri occhi.
Incontriamo gruppi di escursionisti con sci d’alpinismo e altri con le ciaspole, altri ancora hanno semplici scarponcini; ci confermano che i sentieri sono ben segnalati ed è facile percorrere anche stradelle sgombre dalla neve. Approfittiamo della sosta per visitare anche il Museo del San Gottardo: ha sede nell’antico ospizio, fondato dall’arcivescovo di Milano, Galdino. Egli lo volle dedicare al Santo Vescovo di Hildesheim, San Gottardo, appunto, dando così il nome al Passo e all’intero massiccio.
Effettivamente ci rendiamo conto di essere nel cuore dell’Europa, dal Massiccio del San Gottardo partono quattro fiumi che hanno fatto la storia del continente: veniamo da sud e proprio da questo versante nasce il fiume Ticino, a nord nasce il fiume Reno, a est il fiume Reuss e a ovest il fiume Rodano, l’importanza del luogo e la grandezza del panorama sono veramente meritati. Entriamo dunque nel museo che raccoglie reperti e informazioni riguardanti le vie di comunicazione attraverso le Alpi e in particolare il viaggio attraverso il Gottardo: si parte dall’epoca romana ma si arriva ai nostri giorni con documenti di viaggio, abbigliamento e attrezzature necessarie per valicare le Alpi in tempi in cui viaggiare era veramente un’avventura e talvolta partire per un viaggio non significava necessariamente far ritorno a casa
Vademecum:
Per la sosta:
impianti Airolo: GPS N 46.523993, E 8.601329
Passo del San Gottardo: GPS N 46.565558, E 8.559969
Camping “Gottardo” – Fam. Schroder
Tel +410918661562
Da visitare:
Biasca: visita al cantiere Alptransit nei giorni di “porte aperte” per info: www.alptransit.ch – Tel. +41 (0) 91 873 05 50
Passo del San Gottardo: Museo del Gottardo, orari: 9.00 – 18.00 da giugno a settembre
Bibliografia
Svizzera – Guida verde Michelin